
Chi mi conosce bene sa quanto ami questo giovane vecchio dal passato problematico. Il suo disco del 2008 rimane in cima nel mio personale olimpo dei dischi perfetti. Devo anche dire che ahimè, qui picchi non è mai riuscito a replicarli, nonostante abbia sfornato ormai una decina di album.
Lo schema è sempre quello: voce baritonale, chitarre acustiche dylaniane, arrangiamenti orchestrali e atmosfere da sfida all’ O.K. Corral. La novità è che quasi la metà dei pezzi rimane solo strumentale, non si sa se perché il nostro eroe non ha saputo trovare le giuste liriche, o perché i pezzi erano talmente belli che non necessitavano di parole.
Canzone: The War
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