Come potete capire dalla foto, si è compiuto il rito che ogni quattro anni accompagna il mio migliore amico verso altri lidi, e festeggia l’arrivo del mio nuovo miglior amico, e compagno di lunghe notti invernali.
Questa volta il macbook bianco non esiste più, e quindi la scelta cadeva sullo smilzo o sul pro. Il fatto che il pro era l’ultimo ad avere il lettore cd e l’HD non a stato solido ma da 500GB mi ha fatto cadere la scelta su quest’ultimo.
Anche questa volta, come tutte le altre, quando è stato il momento di separarmi dal vecchio amico bianco, sono inizati i guai e le sventure, e mentre scrivo queste righe è sotto le mani di Gecco che tenta di sopprimerlo, ehm di formattarlo.
Inutile dire che da quando non c’è più Steve i computer non sono più quelli di una volta, e tutti questi cambiamenti fatti tanto per fare, li trovo solo dannosi. Mi pare che Trapattoni dicesse: squadra che vince non si cambia.
Comunque adesso ho un sacco di spazio, la tastiera retroilluminata, e un sacco di cagate che non userò mai.
La cosa peggiore è stata reinstallare la cartella di iTunes, con perdita del contatore delle riproduzioni. Per me che aspettavo la fine di ogni canzone per non falsarlo, è stato un vero trauma.
Ci rivediamo tra quattro anni per il prossimo rito pagano.
whiterusssian 