Archivio per gennaio 2016

The Revenant

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Vado poco al cinema, un paio di volte all’anno. Non perchè sono snob, ma perchè esce solo immondizia  di celluloide, e perchè non si può spendere ottoeuroecinquanta per guardare un film.

Non sono nemmeno un fan di Inàrritu, Birdland l’ho visto solo settimana scorsa, e a parte il piano-sequenza (finto) non è che rimanga molto, Biutiful fa cagare ( a partire dal titolo) Babel è passabile ma niente di che.

Allora perchè sono andato a farmi rapinare all’Uci direte voi, considerato che Leonardo Di Caprio è un attore quanto la Ferilli?

Perchè mi piacciono i film sulla natura, sui grandi spazi aperti, sulla capacità dell’uomo a sopravvivere alle condizioni impossibili, e questo mi sembrava uno di questi.

Ambientato agli inizi dell’800, il film ci racconta di cacciatori di pellicce che vengono scacciati dai nativi indiani, e da qui partono tutte le sfighe. Leo, che anche se ha sempre la faccia di un sedicenne, è ovviamente quello più esperto di tutti, tanto esperto che non sa che se incontri dei cuccioli di orso nella foresta, dei dartela a gambe levate, non rimanere come un incantato aspettanto che mamma orsa di trecento kili ti sbudelli peggio di nightmare. Questa è la scena cardine del film, quella che ha sbalordito tutti per la sua feroce autenticità (infatti è fatta con un cristiano vestito da orso) e quella che renderà il nostro eroe trattato come un povero cristo. E come cristo sanguinerà, verrà tradito, morirà e risorgerà. Ma siccome non è un povero cristo, si incazzerà come una iena e cercherà di vendicarsi con l’uomo che l’ha tradito e che gli ha ucciso il figlio.

Da qui sono un paio di ore di godibilissimo “Into the Wild”, due ore di paesaggi meravigliosi, di una fotografia impeccabile, di una lice vivida e naturale, di neve, freddo, sangue e tante bestie uccise (spero solo per finta).

Purtoppo alla fine finisce che il cattivo lo trova e lo uccide in stile grand guignol, e allora ti rendi conto che è la storia più banale dell’universo, e quasi ci rimani male perchè non può essere che finisce bene e ti aspetti qualche altra sfiga.

p.s. ho visto il film dalla seconda fila, quindi le immagini erano “leggermente” inclinate e leggermente psichedeliche, questo potrebbe aver condizionato la mia visione, mi riservo di riguardarmelo in streaming per vederlo meglio, anche se suona come un ossimoro.

 


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