Dopo il deludente “Star Wars” dello scorso anno, l’uscita di questo mi ha colto un po di sorpresa, e devo ammettere che per la prima volta avevo paura di ascoltare ed essere nuovamente deluso dalla band di Jeff Tweedy.
Invece per fortuna, anche se non è certo un disco epocale, almeno il trend è in salita.
Il clima è prettamente acustico, e mancano quasi del tutto le cacofonie del disco precedente. Anche le melodie sono tornate quasi allo splendore dei vecchi tempi. Non c’è molto spazio per la fantasia, sono dodici canzonette di tre minuti molto standard, niente pezzi di 10 minuti, o altre pazzie musicali. L’unica è la copertina affidata allo straordinario ( come al solito ) Cornellà. Anche Nels Cline e Glenn Kotche, insieme a Jeff i veri fuoriclasse della band, appaiono frenati da chissà quale scelta stilistica o di produzione, castrati della loro magnifica fantasia e tecnica.
Canzone: Cry All Day.