Archivio per novembre 2020

23)Olafur Arnalds – Some Kind Of Peace

Dopo un meraviglioso passaggio verso l’elettronica e il ritmo, il nostro amico Islandese torna al passato con un disco minimale e soffuso. Anche lui come tanti stordito dalla pandemia e l’isolamento, mette in musica questo sofferente anno con pianoforti solitari, archi e (poca) elettronica glitch. Da ascoltare mentre fuori nevica.

Canzone: Undone.

24)The Strokes –The New Abnormal.

Avevo giurato e spergiurato mai più. Specialmente dopo gli ultimi due album imbarazzanti. Poi sono arrivato a Novembre con pochi dischi da recensire e questo era spesso ai primi posti di altre classifiche e allora mi sono detto, provaci, corri il rischio, ascolta di disco di questi bolliti sopravalutati. Avevo una speranza, ed è stata in parte ripagata. Finalmente hanno buttato nel cesso quelle ridicole batterie elettroniche anni ’80, e hanno ritrovato un pò di ispirazione. Poi alla produzione c’è Rick Rubin che ormai è specializzato a resuscitare vecchie glorie dimesse, e in effetti produzione ed arrangiamenti sono la parte migliore.

Canzone: The Adults Are Talking.

25)Matt Berninger – Serpentine Prison

La domanda è: Perché? Perché il cantante della band forse più credibile degli ultimi 10 anni, che non sbaglia un disco manco a pagarli, decide di fare un disco da solista? Non lo sapremo mai, ma quello che sappiamo che il disco è meh, la copertina orribile come quelle scarpedemmerda, e neppure Gail Ann Dorsey che giganteggiava nell’ultimo disco dei National riesce a salvare la barca. Non è un brutto disco, ma rimane la sensazione che queste potevano essere valide canzoni sviluppate col gruppo, e che invece rimangono abbozzi suonati con poca convinzione e perizia.

Canzone: One More Second.

We love traditions.

Siamo alla fine di Novembre, è stato un anno DISASTROSO, lo sappiamo tutti. Pandemie, perdita del lavoro, Ibiza saltata, piani saltati, Blackie volato in cielo e soppiantato da una gatta stronza. Insomma, un anno di merda, e pure musicalmente non si può certo gridare al miracolo. Diversi dischi da 7, pochi dischidemmerda (per fortuna non ascoltando musica italiana) ma niente che ha fatto gridare al miracolo, o fatto battere questo duro cuore di pietra. Non possiamo che sperare nel prossimo anno, quando finirà questo medioevo, e ci godremo un nuovo rinascimento.


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