Archivio per novembre 2017

24)Feist – Pleasure

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Avete presente la perfezione pop di “The Reminder”?
Beh, scordatevela, perché questo disco segue la filosofia di “Metals” e vira su tutt’altri lidi. Sembra quasi di essere di fronte a un lavoro low-fi, le voci e le chitarre sono sempre filtrate, non mancano i rumori di fondo, gli arrangiamenti sono scarni, le liriche quasi sussurrate e in generale sembra che il disco sia stato concepito nella sua camera da letto, e suonato su un grammofono.
Vi dico subito che non sono contento della strada intrapresa, ma grazie alla sua classe, il disco si salva in corner ed entra nei primi 25. Rimane lì interrogativo di cosa poteva essere questo disco con un altra produzione, ma non lo sapremo mai, nel frattempo però ce la godiamo con i Broken Social Scene.
Canzone: Get Not High, Get Not Low.

25)Real Estate – In Mind

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Questo è il disco di quando arriva Maggio, e le giornate si allungano, si esce in maglietta, e hai voglia di sorridere. E come i loro altri tre dischi parte fortissimo, per poi sedersi facendo perdere l’attenzione a chi ascolta. D’altronde fare 4 dischi praticamente uguali ma sempre piacevoli fatti di chitarrine col chorus e il tremolo non è facile. Non ci resta che aspettare Maggio per riascoltarlo.
Canzone: Darling.

Classificone di fine anno.

Schermata 2017-11-29 alle 10.25.15

Ebbene si, dopodomani è già Dicembre, e anche se devono uscire altri dischi, anche se fossero dei capolavori (se, magari) non ci sarebbe il tempo per ascoltarli-assorbirli-giudicarli. Quindi possiamo dire che il temuto classificone di fine anno è pronto. Quest’anno parto dalla #25, anche se i dischi ascoltati in questo 2017 sono una sessantina e praticamente ci lavoro da Gennaio. Come sempre questa è una classifica dei miei gusti personali, se non vi sta bene qualcosa cazzi vostri, se non conoscete qualcosa, prendetelo come uno spunto per approfondire, buon ascolto.


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