Archivio per dicembre 2008

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E non si poteva finire l’anno con un altro classificone,quello dei singoli.Quelli che,volenti o nolenti hanno segnato questo mio disgraziato anno bisestile.

10)Machine Gun-PORTISHED. L’abbiamo tutti aspettato questo disco.Dieci anni.E quando è arrivato questo singolo dal tempo marziale ci ha spiazzato:ci abbiamo messo diversi mesi a capire se ci piaceva o no.Beth Gibbons che canta sopra i Nine Inch Nails ci mancava.Spiazzante.

9)Lump Sum-BON IVER. La storia ve l’ho raccontata.Non quella che lui strippa e va vivere nei boschi,ma io che mi sveglio in un resort bolognese senza fretta con il caldo del piumone e il sole che splende a Dicembre.E iTunes in modalità random che rispolvera questo pezzo che era coperto di polvere e lo riporta alla lucentezza della neve dove è stato concepito.Ancestrale

8)Viva La Vida-COLDPLAY. Qui c’è la primavera che arriva,e la gente apre le finestre,e la luce ha un colore diverso,e viaggi col finestrino abbassato,c’è ottimismo,ma non quello di Tonino Guerra,quello dei ventanni e oggi non ho voglia di pensare a niente,domani si vedrà,intanto ci sono i violini che spaccano tutto.Botticelliano.

7)Maschera di Cane-DUMMO. A proposito di avere ventanni.E di spaccare tutto.Mi hanno dato questa canzone               per fargli il mastering.E mentre spippolavo sui compressori,questo pezzo mi entrava sempre più in testa.C’è lo spirito degli Altro,e le stonature,ma c’è una melodia molto ’90.Ma loro nel ’90 nascevano…Sguaiato.

6)Pogo-DIGITALISM. Qui siamo ai livelli dei Daft Punk,o forse meglio,ma questi non se li incula nessuno.Ma questo pezzo ha la festa dentro,ha la groova,la melodia,e viene voglia di cantarlo,anzi di urlarlo,di fare clap con le mani.Festoso.

5)Another World-ANTONY &THE JOHNSONS. Quando hai la sua voce,ti puoi permettere di fare una canzone come questa:due note di pianoforte,un testo che fa ridere i polli,con lui declama che gli mancherà il mare,la neve e il formaggio.Eppure questo pezzo di mette in pace con il mondo.E’ capace di fermare il traffico,di sdraiarti sul letto a riflettere.Di quanto è bello il mondo. Estatico.

4)C’è Crisi-BUGO. Senti che groove,con quel piano elettrico,e poi un testo sulla crisi,che banale genialità.Con questo pezzo il Bugo nazionale ha esorcizzato questa fantomatica crisi di cui parlano i giornali,ma che dalle sue parti non si sente.Però si sente Stylophonic che ha arrangiato in maniera superba un Bugatti in stato di grazia. Battistiano.

3)Sycamore-BILL CALLAHAN. E’ il mio eroe.Lo sapete tutti.E lo amo anche quando abbandona il suo nome da battaglia.Lo amo anche quando fa i dischi meno riusciti.Come questo.Ma i suoi dischi meno riusciti spaccano il culo a tutti gli altri,quindi non c’è.Questo è il pezzo che iTunes dice che ho ascoltato di più.Parla di alberi,ha un arpeggio ostinato e mi fa pensare a quando quest’estate pedalavo con l’ipod in tasca e le braghe corte,oppure quando ha suonato al Bronson con la sua tele ascellare e noi lo guardavamo estasiati. Fuoriclasse.

2)Great DJ-THE TING TINGS. Ma chi cazzo sono questi?Ma senti! ripete "the drums" venti volte di fila(le ho contate!) però è orecchiabile,ost,non me la levo dalla testa! Così quasi un anno fa,entrava di prepotenza questa canzone,destinata a segnare questo 2008.Non è bello.Non è speciale.Eppure è appiccicoso come la melassa. Subliminale.

1)Perfect Exceeder-MASON VS PRINCESS SUPERSTAR. Questo pezzo è Trinity.Sono io che do di matto all’hana bi dopo il sesto spritz.E’ il pezzo perfetto.Ha una groova paurosa.E’ truzzo da matti.Ha dei suoni da marziani,reverse,filtri.E poi c’è la tettoia dell’hana bi,la gente che impazzisce e si attacca alle travi.Questo pezzo è stato l’estate 2008. Groova.

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Finalmente ho aprofittato di una di queste sere un pò desperate housewife,un pò pop porno,per guardarnmi questo Truffault d’epoca che finora mi era sempre sfuggito,ma voi sapete bene che a me i francesi stanno sul cazzo.E invece è un bel film,con certe riprese visionarie che ti fan girare la testa o certi fermo immagine un pò psichedelici.In realtà la storia del threesome è parecchio bislacca,diciamo un esercizio di stile per infarcire il film di aforismi,che però sono uno più bello dell’anno,qui c’è da pescare citazioni per un lustro.Un pò troppo lungo,ma per fortuna il dvd ha iniziato a fare i capricci verso i 3/4 e quindi ho saltato un paio di capitoli,ma a dire il vero la storia non ha perso molto.
In particolare la rassegnazione del tedesco è piuttosto irritante e il finale è decisamente assurdo e surreale.

 -« Lei ha conosciuto poche donne, io ho conosciuto molti uomini: si farà una media, così potremo formare una discreta coppia. »

-M’hai detto: ti amo. Ti dissi: aspetta. Stavo per dirti: eccomi. Tu m’hai detto: vattene.

-Jim: Tra dieci minuti sarà giorno.
Gilberte: Jim… Per una volta potresti restare a dormire qui vicino a me.
Jim: No, Gilberte: se resto, avrei l’impressione di abbandonarti non restando anche domani.

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Ctrl+C

La frequenza con cui aggiorno Whiterussian è inversamente proporzionale al mio tempo libero a disposizione.Infatti l’ultimo post è di una settimana fa,buttato su in quattro e quattr’otto per pubblicizzare il festival Ctrl+C a Carpi.E devo dire che il mio intento è decisamente caduto nel vuoto visto che a vedere il concerto erano quattro gatti.
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Eppure ci siamo divertiti da matti,sia a suonare,che a ballare con i A Smile For Timbuctù mentre scoppiavamo palloncini e ci tiravamo banane,o mentre si cantava insieme ai Dummo.
E’ stato anche l’ultimo concerto dell’anno.Anno che musicalmente è stato alquanto controverso:nato con le ultime ceneri degli sprinzi,che poi si sono spente a primavera con l’ultimo concerto al Locomotiv ,e finito con le performance come dj minaccia in festival più o meno affollati.
Ho smontato completamente il Roystudio,e non credo che rinascerà mai più,non ho tempo e non ho voglia.Anzi tutte e due le cose insieme.
Tornando alle classifiche,quella di quest’anno ha avuto un inaspettato successo di lettori e sopratutto di commenti,visto che di solito latitate,ricordo a tutti che sono ASSOLUTAMENTE gratis.
Ovviamente un minuto dopo averla finita,avrei già voluto cambiare qualcosa,come far salire di posizione i Bon Iver,ma ormai rimane questa e ve la cuccate.
Per la serie un giorno da leone,100 da nerd,raccomando a tutti di fare la vostra personale classifica nell’ormai classico appuntamento del DISCOBRAVO.

[disco bravo 2008]

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Finita la sbronza delle classifiche,un post veloce per ricordarvi che questo Domenica il sottoscritto in qualità di batterista Dj Minaccia suonerà a Carpi(MO) in questo festival super fico.
Presenzialismo is da reason.

1- Sigur Rós-Með Suð Í Eyrum Við Spilum Endalaust. XL

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Che volete,quest’anno sono mainstream,ma un disco così non ce l’aspettavamo di sicuro.E’ come se improvvisamente sopra i grigi cieli dell’Islanda fosse apparso il sole,la neve si fosse sciolta,la gente fosse uscita dalle case e liberatasi dai pesanti abiti di lana,e si fosse messa a correre completamente nuda nelle verdi foreste in preda alla gioa più sfrenata.Un pò è il video di “Gobbledigook”,un pò è la copertina (bellissima) di questo disco,un pò è l’aria che si respira ascoltandolo.
Eppure sono sempre loro,con i loro archi ridondanti,gli xilofoni,le chitarre suonate con gli archetti eccetera.Ma è lo spirito che diverso,come nei primi due pezzi dell’album,dove addirittura arrivano anche tamburi tribali.
Poi arriva “Góðan Daginn” e dici,ok sono ancora loro,in tutta la loro dolcezza delle melodie e nella ricerca di suoni eterei,e subito dopo “Við Spilum Endalaust” col suo basso trascinante e i fiati trionfali e le fisarmoniche ariose.Per assurdo,il pezzo con il titolo più solare:”Festival” è quello più lagnoso,una specie di messa cantata per voce e organo,almeno fino a metà,poi si trasforma in un altra canzone,in un crescendo rossiniano.
Il disco continua su livelli altissimi,le melodie sono leggere e hanno perso quell’aria grave e pesante dei dischi precedenti,solo verso la fine sembra rallentare la sua corsa per sedersi sull’erba e riprendere fiato,e guardare il sole che piano piano tramonta sul mare.

2.Coldplay-Viva La Vida. Parlophone

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E qui arriveranno insulti e improperi.Ma obiettivamente questi quà hanno sfornato il disco pop perfetto.E dire che venivano da X&Y,cioè un disco piatto e noioso,il contrario di questo.
Penso già ai sorrisetti ironici di voi pseudo indie rocker guardando questo disco in questa posizione,ma ce lo metto eccome,anzi,ero pure combattuto di metterlo in prima.
Innanzitutto dentro c’è un pezzo come “viva la vida”,con quei violini lì,che sembra la colonna sonora di MariaAntonietta,un pezzo che ha la primavera dentro,la melodia perfetta,e ti viene da pensare:ma perchè nessuno ci ha pensato prima?
Come nella copertina,dove ti piazzano un quadro di Delacroix,e ti viene da pensare alla stessa identica cosa.
Saranno anche furbi,avranno pure pagato fior di sterline per avere la produzione di Brian Eno,ma la scelta si è rivelata fortunatissima,la sua mano si sente eccome.Non c’è una canzone uguale all’altra,ci sono violini,organi,piani elettrici,tempi dispari,ritmi tribali,cambi di rotta,canzoni che diventano altre canzoni,come in “42”.
Di chitarre elettriche ce ne sono poche,ma non se ne sente la mancanza.
L’unico pezzo che suona vecchio è “Violet Hill” e poteva benissimo stare su X&Y,depresso com’è.Nel resto dell’album invece si respira ottimismo,come in “Lovers in Japan”.
Il disco finisce con un pezzone di oltre sei minuti che inizia con un pianoforte appena sfiorato e una voce sussurrata,poi entra una linea di pianoforte trascinante,poi arriva la linea ritmica dispari(!)e una apertura melodica della madonna.Poi tutto si calma e sfocia in un outro che va a chiudere l’album.
Insomma,per una volta,lasciamo indietro i pregiudizi e accettiamo che anche nel mainstream si possono fare bei dischi.

3.MGMT-Oracular Spectacular. Columbia

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Alla fine dei conti questa è stata la novità più rilevante di questo 2008.Senza aver inventato nulla di nuovo,il duo newyorkese è riuscito a mescolare tanti stili differenti in questo disco kaleidoscopico.Mi spiace ripetermi ma anche qui la produzione (di Dave Fridmann) ha fatto la differenza,portando nel disco la pazzia e lo sfarzo barocco che troviamo nei dischi dei Flaming Lips.
Trascinato da due singolo mostruosi,”Time to Pretend” prima,”Kids” in estate,il disco è sempre rimasto a portata di lettore cd e penso che si ballerà ancora per parecchio tempo.
A trovargli delle pecche bisogna dire che in alcuni pezzi la scrittura lascia un pò a desiderare,ma anche nei pezzi meno riusciti,la produzione ci mette la pezza:i suoni sono spettacolari,i synth sventrano papere e subwoofer,le batterie sono pompose e gli archi ridondanti,i riverberi e i delay si sprecano,insomma il bassista dei Mercury Rev si è divertito un mucchio e ci ha regalato una chicca che molto probabilmente non avrà mai un seguito di tale livello.

4.Bugo-Contatti. Universal

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Con rammarico vi annuncio che questo è il primo e l’unico disco italiano della classifica,e non vedo come avrebbero potuto entrarne altri,di certo non il super pompato “Luci della centrale elettrica” che propio non mi riesce di farmelo piacere.
Qui invece è riuscito quello che invece i Bloc Party hanno clamorosamente toppato:ovvero riuscire a coniugare la scrittura rock(lo-fi,acustica,quello che vi pare) con l’elettronica.Forse il nostro Bugatti ha avuto la fortuna di azzeccare il produttore,azzardando e non poco con il signor Stylophonic,distante anni luce dalla sua musica.
Eppure il risultato è un disco fresco,divertente,che riporta Bugo agli antichi splendori e in una dimensione ben diversa.
Trascinato dal singolone “C’è Crisi” che con quel giro di piano elettrico ci ha accompagnato per tutta l’estate,il disco sforna pezzi da novanta come se piovesse,come l’esilerante “Nel giro giusto” col suo incedere dance e i suonetti di synth tanto cari al nosto amico Stefano Fontana.Oppure “Love Boat” che tanto deve al Battisti inizi anni ’80 nella melodia e nel testo.Altri pezzi notevoli “La mano mia”,forse il più divertente,e “Balliamo un altro mese” con un campionamento pazzesco.
Insomma anche qui la produzione (questa volta atipica) ha lasciato una impronta pesantissima su questo lavoro che non potrei nemmeno immaginare se non avesse avuto questo connubio.

5.Tv on The Radio-Dear Science. Interscope

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Dopo un disco come Return To Cookie Mountain,In cima a praticamente tutte le classifiche indie e non, per i nostri era davvero dura pensare di pubblicare un degno successore.E invece arriva questo Dear Science,e a brevissima distanza.
E ci riescono facendo un bel minestrone,ovvero buttano tutto quanto può venire in mente a un nero newyorkese tra rock,funk,pop e soul.Il secondo pezzo,”Crying” ad esempio è spudoratamente Prince.”Dancing Shoes” invece parte con un rap piuttosto inusuale per loro.”Stork and Owl ti piazza lì un pizzicato alla Cure dei tempi d’oro.”Family Tree” fa un pò da spartiacque col suo intro di piano e delay e il testo sussurrato.Poi infatti arriva la seconda parte del disco,più versione TOTR che conosciamo.
In generale grande profusione di archi e fiati,si abbassano le chitarre elettriche,e le drum machine si dividono la scena con quelle vere.
Gli manca il singolone da ballare sotto la tettoia dell’Hana bi,ma i pezzi sono tutti molto belli,il problema più grosso è che il disco precedente era mostruoso ed è ancora fresco.
A trovargli un difetto però,direi che la scaletta è parecchio sbagliata,con le canzoni migliori nella seconda parte,ma in realtà viviamo ai tempi di iTunes e purtroppo il tasto della riproduzione casuale e sin troppo usato.


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