Archivio per luglio 2011

Android.

Alla fine ho ceduto anch’io. Certo, la causa scatenante è stata l’ennesima perdita di cellulare durante le solite sbrunzi-sessions, ma in effetti l’avere internet quando e dove volevo mi stuzzicava parecchio.
Insomma, una volta accertatomi che purtroppo Nokia non produceva più il glorioso e indistruttibile 1110, e che l’iPhone ha un prezzo indecente, ho provato ad avventurarmi nella giungla degli smart phone.
In realtà la ricerca è durata molto poco, perchè Gecco continuava a triturarmi le palle con Android, e contemporaneamente vidi la pubblicità dello smartphone della Vodafone.
L’occasione era ghiotta anche per mandare affanculo la Tim e la famiglia DeBenedetti tutta, e non me la sono fatta scappare. Sono andato in un negozio monomarca e una commessa piuttosto cessa mi ha spiegato la procedura per il cambio di gestore, le varie tariffe e infine l’aggeggio diabolico. Capisco la metà delle cose che mi spiega, firmo una montagna di carte e fuggo infastidito per l’aria condizionata a palla che mina il mio povero fisico debilitato.
Dopo una settimana di passione finalmente divento ufficialmente un contribuente della McLaren F1 e inizio ad usare l’aggeggio.
Insomma, essere sempre collegati è una figata, ma dio mi fulmini quando ho deciso di comprare quest’aggeggio! abituato all’efficenza dei prodotti Apple, sono assolutamente sbalordito di come NON funziona qualsiasi altra cosa che non abbia una mela morsicata sul retro.
Non vi dico poi provare a scrivere qualcosa su una tastiera dove un dito occupa tre lettere alla volta, o ritrovarsi la rubrica piena di indirizzi e-mail di gente a cui ho scritto un secolo fà.
Insomma, se vi vedete arrivare un sms da me con scritto qualcosa tipo: “QWEFRJCMASCJKNN5VòNCRKCNòPRPSONPNANPANPAPN” non preoccupatevi, volevo solo scrivere buon compleanno.

Dinosauri sotto le stelle.

Sta diventando una bella abitudine,ogni volta che torna in Italia il buon vecchio j si ricorda sempre di invitarci ai suoi concerti. Considerando che tutti pensano che sia un orso scorbutico direi che non è male.
Stavolta il concerto era in Piazza Castella per Ferrara sotto le stelle,ed colpevolmente ammetto che era la prima volta che ci andavo.
In effetti il festival è superfico( domani suonano i The National per dirne una)e la piazza è stupenda,con quel castello messo di traverso,e il fossato e la pavimentazione coi ciottoli di fiume e blablabla.
Certo che sta propio dall’altra parte del mondo,se aggiungiamo che si parte sempre in ritardo e che l’autostrada è intasata da dementi con accessori rosa reduci dall’omonima festa romagnola,la frittata è fatta, e rischiamo seriamente di non arrivare in tempo,considerando anche la sciagurata idea di mettere i Dinosaur Jr di supporto ai Verdena che fa sbellicare dal ridere ma almeno ci permette di tornare a casa a un ora meno improbabile.
Comunque alla fine arriviamo in tempo, agli accrediti ci danno anche il braccialetto (viola ovviamente) per accedere ai camerini.Iniziano con Out There e Feel The Pain con un esecuzione molto casereccia,e così i suoni. Poi Lou Barlow introduce il disco Bug che verrà suonato nella sua interezza e nel preciso ordine,compresa l’infinita Don’t.
Alla fine ci imbuchiamo nei camerini per salutare J che sbiascica tre parole in croce come al solito e Murph che invece ha una gran voglia de chiaccherà e ci chiede chi sono questi VerdIna.
Faccio un pò fatica a spiegare perchè suonano dopo di loro, e per conviermi un pò di più provo a seguire un pò il concerto,sia da dietro che davanti il palco. Che dire,l’esecuzione è buona, i suoni ottimi, le luci pure ma è tutta un altra cosa,sarà che sono vecchio io..


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