Archivio per luglio 2013

Classifica di una notte di mezza estate.

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Non so se ve ne siete accorti, ma ci siamo distratti un attimo, e metà di questo dispari 2013 è già finito. Che poi ti guardi indietro e ti accorgi che non verrà ricordato per nessun avvenimento in particolare, a parte la morte di Andreotti forse.

Però siccome noi siamo metodici e tradizionalisti, il classificone di metà anno lo dobbiamo fare, anche se sono in mezzo ai festival con una media di diciotto ore lavorative al giorno. Ecco qua il resoconto dei dischi usciti nel 2013 ascoltati finora.

#1 YO LA TENGO  – Fade

Piccolo capolavoro che parte dalla copertina e finisce nelle atmosfere di “i can hear the heart beating as one”
#2 VAMPIRE WEEKEND – Modern Vampires of the City

Al terzo disco si inventano qualche nuovo gioco, ma rimangono i miei Clash degli anni 10.
#3 LOW – The Invisible Way

Vi dico solo una cosa, ascoltatelo in macchina da soli mentre tornate a casa di notte.
#4 IRON & WINE – Ghost on Ghost

Un pelino più difficile e meno pop del precedente, e con venature jazz, ma ogni volta è una sicurezza.
#5 THE NATIONAL – Trouble Will Find Me

A proposito di sicurezze, eleganza e stile National, e anche loro non sbagliano un colpo.
#6 SHOUT OUT LOUDS – Optica

Un paio di gradini sotto l’ultimo disco. Idee un pò annaquate e suoni troppo pop, ma certe melodie solo loro le hanno.
#7 DAFT PUNK – Random Access Memories

Devo ancora capirlo questo disco, oltre al singolone Pharrell, c’è un concentrato di disco music anni ’70 e virtuosismi suonati.

Ci rivediamo a Dicembre.
#8 YEAH YEAH YEAHS  – Mosquito

Piccola delusione dopo il capolavoro dell’uovo. Però dal vivo i pezzi hanno tutto un altro appeal.
#9 JAMES BLAKE – Overgrown

Gran disco, gran suoni, grande futuro. Però gli togli la cover di Feist e rimane molto poco.
#10 PHOENIX – bankrupt!

Un gradino sotto Wolfang Amadeus, ma colpa anche di una produzione non azzeccatissima.
#11 DEERHUNTER – Monomania

Meglio dell’ultimo, certi pezzi sono 100% Deerhunter, certi pezzi danno sui nervi.
#12 SIGUR ROS – Kveikur

Dopo la parentesi ambient un ritorno alle origini, ma orfani del tastierista perdono molto.
#13 CHRISTOPHER OWENS – Lysandre

Dai, riforma il gruppo che è meglio.
#14 DEVENDRA BANHART  – Mala

Ovvero quando trovare una fidanzata bona ti toglie tutte le energie perchè sei troppo occupato a trombartela.
#15 THE STROKES – Comedown Machine

Poniamo fine a questa lenta agonia. Sopprimeteli.
#16 ELEANOR FRIEDBERGER -Personal Record

Avevo grandi aspettative dopo il bellissimo disco d’esordio. Tutte naufragate in questo mar.
#17 EDITORS – The Weight of Your Love

Carta della disperazione: diventiamo ancora più anni ’80. Forse gli è riusciuto.
#18 NOAH & THE WHALE – Heart of Nowhere

Ammazza che mondezza di disco.


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