Archivio per ottobre 2012

Mi chiamo Chuck, Ho diciassette anni. E, stando a Wikipedia, soffro di un disturbo ossessivo-compulsivo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Passeggiando distrattamente in biblioteca, mi ha colpito questo titolo, e l’ho preso insieme al carico settimanale di riviste,cd,e dvd.

Ammetto che ultimamente leggo pochi libri, purtroppo internet e facebook sono macchine perfette di distrazione di massa, ma devo dire questo l’ho divorato in una settimana.

Ovviamente mi sono subito immedesimato nell’adolescenza problematica di questo studente americano alle prese cone le mille manie piccole e grandi che un pò tutti abbiamo. E se lui si lava le mani mille volte al giorno, scrive in un quaderno il numero delle pippe, controlla se ha chiuso la serratura per quattordici volte, e decide il colore delle Converse da indossare in base al suo umore, anche io ho avuto (ed ho) le mie manie.

Ad esempio non sopporto di vedere un numero inferiore a 2 nel contatore delle canzoni di iTunes, e spesso decido il mio ascolto in base a quello. Non sopporto di vedere oggetti lasciati sul bancone del lavoro, e arrivo a mettere a posto un cacciavite che il mio collega sta usando in quel momento.

Anche a me piace fare mille elenchi delle cose da fare, e se ne faccio una che non era presente, la scrivo anche dopo fatta solo per il gusto di metterci una barra sopra.

Il tovagliolo che uso quando mangio lo piego, e vedere gente che lo stropiccia mi da un profondo fastidio.

Ne avrei altre mille, tipo i soldi che metto in cassa devo essere messi tutti nello stesso verso, e un paio di volte al giorno mi metto a controllare che le banconote siano tutte dritte.

Però sono tutte abbastanza innoque, e il fatto che io ne parli è indice che non sono poi così fuori di testa. Anzi leggere quel libro mi ha sollevato, e ora che so che nel mondo c’è altra gente stramba come e peggio di me, mi conforta Ora posso dedicarmi alla prossima mania.

Video kill the radio star.

Non so se vi è mai capitato di andare in uno di quei centri commerciali, quelli grossi, dove oltre al mega-supermercato, ci sono anche una miriade di negozi, specialmente di vestiti. Mi viene in mente quello a Rimini dove puoi trovare i vari Pull&bear, Pittarello, Calliope, Zara e via dicendo. Insomma, se ci siete stati, avrete notato che in questi negozi solitamente c’è la musica a manetta. Di merda come sempre, di solito una radio di proprietà della catena, tenuta a volumi spropositati appositamente per stordire la clientela e indurla a spendere in modo spensierato.

Vabè, pure io lavoro in un negozio, anche se di strumenti musicali e non vestiti, e tengo la radio accesa. Anche se potrei attaccarla a impianti da rave party, la tengo a volumi umani perchè ho notato che succede l’effetto contrario, ovvero ci stordiamo noi che ci lavoriamo e usciamo dal lavoro completamente rincoglioniti.

Il problema è che noi non siamo Terranova e la nostra stazione radio non ce l’abbiamo, e quindi dobbiamo affidarci a quello che l’etere offre: praticamente niente.

In realtà io ascolto molto volentieri Radio Deejay, la musica fa veramente cagare, ma gli speaker sono molto divertenti. Linus e Nicola, LaPina, Nikky, Fabio Volo. L’elenco è lungo, e ognuno fa la radio a modo suo, e spesso mi capita di fermarmi da quello che sto facendo per ascoltare quello che dicono.

Problema risolto direte voi, un paro de palle dico io, perchè nonostante i miliardi di DeBenedetti la ricezione fa veramente schifo. Ci sono dei giorni in cui ti pianta a metà di un discorso, dei giorni che ti fa verire il mal di testa dal fruscio e i disturbi che che escono dagli altoparlanti.

Allora ogni tanto mi tocca cambiare, anche perchè poi Franz s’incazza, e allora metto sulla radio che teoricamente è più adatta alla nostra tipologia di clienti, ovvero rockettari. Ebbene questa radio è veramente imbarazzante: e non parlo degli speaker, stendendo un velo pietoso sul cinquantenne cocainomane che si fa chiamare Ringo, ma sul programma musicale.

Dischi hard rock che anche chi li ha comprati  negli anni ’80 si vergognerebbe di ascoltare, gli Scorpions, gli Skid Row, i Guns n’ Roses (P***o Dio, ancora??!!) il peggior Ligabue, e altre porcherie che per fortuna nemmeno riconosco. Mi viene da pensare che l’utente medio di questa radio che si spaccia per alternativa /barra/ rockettara sia il quarantenne che va ai concerti di Vasco Rossi col giubbotto di jeans e le toppe cucite sulla schiena.

Ho capito, domani sintonizzo su Radio Maria.


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