Archivio per gennaio 2008

Your ID please.

Voi non ci crederete ma è così.Era pianificato che dopo il lavoro,ci fosse la solita riunione annuale,dove sono volati gli stracci,e a mezzanotte a cavallo della fida classe A parto per Bologna,lascio la macchina da Menga e la mattina si va tutti insieme a Milano a prendere l’aereo.
Peccato che a Imola mi piglia un accidente e mi ricordo di aver dimenticato la carta d’identità a casa.
Che fare?mi fanno partire solo con la patente? No.
E allora con il culo ancora a forma di sedile riparto per Pesaro in compagnia di Mark Kozeleck e di una Red Bull.Ora sono a casa,tra venti minuti parte il treno e se dio vuole alle 7,20 sono di nuovo a Bologna.
Cristo.

Into The Wild.

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Apeena tornato da un film che ho aspettato tanto e di cui avevo ormai perso le speranze,invece eccolo quà e pure al multisala pensa un pò.
L’attesa era grande perchè presentato l’anno scorso a nonmiricordoqualefestivaldelcazzo,e inoltre la colonna sonora di un Eddie Vedder mai così in forma dai tempi di No Code, è stato senza dubbio uno dei migliori dischi del 2007 ed è attualmente in heavy rotation sul mio ipod.
Il film di quell’ubriacone di Sean Penn è tratto da un libro che a sua volta è tratto da una storia realmente accaduta.Impressionante nel finale la foto del vero protagonista,na specie di San Francesco americano degli anni nostri,che decide di mollare tutto e partire verso la solitudine la natura selvaggia.Un personaggio molto bello,travagliato e di cui non ti puoi non immedesimare e dopo due secondi biasimare per le scelte sciagurate che prende.Una specie di ricerca della felicità fatta spogliandosi di tutti i beni e i valori del mondo occidentale e cercando di adattarsi alla vita nel selvaggio alaska.Il lungo viaggio durato due anni ci è mostrato a spezzoni e flashback in modo da perdere un pò il filo temporale ma priviligendo le scelte filosofiche.I paesaggi e la fotografia sono semplicementi stupendi e non puoi fare a meno di pensare di mollare tutto e partire per l’avventura.La fine tragica invece vuole farti capire che la felicità è tale solo se riesci a condividerla con le persone a cui vuoi bene,e allora subito lascio perdere i miei propositi avventurieri e corro a scrivere a una persona che non vedo da anni.

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Come potete vedere dalla foto allegata,quell’americano di Mattia si è deciso di mettere le sue foto di capodanno su picasa.
Quindi ne abuserò.
Delle foto.
Ho bisogno di Red Bull.

Allora,sembra propio che alla fine di questo disgraziato mese io mi debba fare questa vacanza non programmata e assolutamente gratuita in quel di Atene.
Questo mi costringerà a saltare una sbronza di red bull,un paio di concerti con dj minaccia,e un festival a Milano che mi sembra abbastanza figo.Il condizionale è d’obbligo in quanto non sono mai stato neanche nella versione estiva.Sto parlano del MIAMI,noto festival che si svolge credo all’idroscalo in mezzo alle zanzare e ai famigerati indie-rocker.Insomma questo si chiama Miami Ancora ed è la versione invernale.Dura due giorni,Venerdi 1 e Sabato 2 Febbraio allo Spazio Assab-One in Via Assab a Milano.Ci sono due palchi,e fra i vari grupi segnalo:il primo giorno gli Amari,i A Toys Orchestra,e Bob Corn che qui sembra accompagnato da questi Outsiders e che ignoro chi siano.Il secondo giorno invece i Settlefish,i Mr Brace,i Father Murphy e i Port Royal.
Per la gioia dei fumettari,anche la presenza dei luminari Davide Toffolo e Alessandro Baronciani.
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Sergente Hartman: Io sono il sergente maggiore Hartman, vostro Capo Istruttore. Da questo momento potete parlare solo quando vi sarà richiesto, e la prima e l’ultima parola che dovrà uscire dalle vostre fogne sarà Signore. Tutto chiaro luridissimi vermi?
Reclute: Signorsì signore.
Sergente Hartman: Ah che cazzo non vi sento! Rispondete come se ne aveste davvero!
Reclute: Signorsì signore!
Sergente Hartman: E tu che scusa hai?
Soldato Cowboy: Signore, scusa di che, signore?
Sergente Hartman: Le domande qui le faccio io fino a prova contraria, sono stato chiaro?
Soldato Cowboy: Signorsì, signore.
Sergente Hartman: Bene, grazie mille, ti dispiace se comando io per un po’?
Soldato Cowboy: Signorno, signore.
Sergente Hartman: Sei un po’ emozionato, sei un po’ nervoso?
Soldato Cowboy: Signorsì, nervoso, signore.
Sergente Hartman: Sono io che ti rendo nervoso?
Soldato Cowboy: Signore?
Sergente Hartman: Signore cosa, avevi mica intenzione di darmi dello stronzo?
Soldato Cowboy: Signorno, signore.
Sergente Hartman: Quanto sei alto soldato?
Soldato Cowboy: Signore, 1 e 73 signore.
Sergente Hartman: 1 metro e 73? Prima non facevano pile di merda così alte… cerchi anche di fregarmi qualche centimetro?! Eeh… è chiaro, io dico che la parte migliore dello schizzo da cui sei nato è colata tra le chiappe di tua madre ed ha macchiato il materasso. T’hanno fatto con lo scarto! Da dove cazzo vieni comunque soldato?
Soldato Cowboy: Signore, Texas Signore.
Sergente Hartman: Strano io ho sempre saputo che nel Texas ci nascono solo tori e checche, soldato Cowboy. Tu l’aria del toro non ce l’hai neanche un po’ e quindi il cerchio si restringe! Tu succhi i cazzi?
Soldato Cowboy: Signorno, signore.
Sergente Hartman: Ci soffi dentro per gonfiarli?
Soldato Cowboy: Signorno, signore.
Sergente Hartman: Io scommetto che tu sei uno di quegli ingrati che lo mette in culo a qualche poveraccio senza usargli la cortesia di menarglielo davanti per sdebitarsi. Ti terrò d’occhio.
Soldato Joker: Quelle sono cartucce cariche?
Soldato Palla di Lardo: 7.62 blindatissime. Full Metal Jacket!
Sergente Hartman: Che nome hai dato al tuo fucile Palla di Lardo?
Soldato Palla di Lardo: Signore, il nome del fucile di Palla di Lardo è Charlene Signore!

Sergente Hartman: I tuoi genitori hanno anche figli normali?
Soldato Palla di Lardo: Signorsì, signore.
Sergente Hartman: Si saranno pentiti di averti fatto. Tu sei talmente brutto che sembri un capolavoro d’arte moderna. Come ti chiami sacco di lardo?
Soldato Palla di Lardo: Signore, Leonard Lawrence, signore.
Sergente Hartman: Lawrence? Lawrence come? D’Arabia?
Soldato Palla di Lardo: Signorno, signore.
Sergente Hartman: Il tuo è un nome da nobili! Tu sei di sangue reale?
Soldato Palla di Lardo: Signorno, signore.
Sergente Hartman: E tu li succhi i cazzi?
Soldato Palla di Lardo: Signorno, signore.
Sergente Hartman: Balle! Tu ti succhi una pallina da un capo all’altro del tubo per innaffiare!
Soldato Palla di Lardo: Signorno, signore.
Sergente Hartman: Non mi piace il nome Lawrence, solo finocchi e marinai si chiamano Lawrence. D’ora in poi tu sarai Palla di Lardo!
Sergente Hartman: Mi trovi carino soldato Palla di Lardo, ti sembro buffo?
Soldato Palla di Lardo: Signorno, signore.
Sergente Hartman: Allora strappati dal grugno quel sorriso da stronzo!
Soldato Palla di Lardo: Signorsì, signore.
Sergente Hartman: Bene, prenditela pure comoda, TESORO!
Soldato Palla di Lardo: Signore, ci provo, Signore!.
Sergente Hartman: Palla di Lardo, ho deciso di darti tre secondi, esattamente tre fottuti secondi, per toglierti quel sorriso da cretino dal muso. In caso contrario ti strappo le palle degli occhi e ti fotto il cervello!!!… UNO…DUE…TRE…
Soldato Palla di Lardo: Signore, non ci riesco, signore!
Sergente Hartman: BALLE!!! mettiti in ginocchio, sacco di merda!!!…. Strangolati da solo!!! Ma no, con la mia mano, brutto stronzo!!! Non mi tirare la mano!!! Ho detto di strangolarti da solo!!! Chinati davanti e fatti strangolare!!!
Hai finito di sorridere?
Soldato Palla di Lardo: Signorsì, signore!!!
Sergente Hartman: BALLE!!! Non ho sentito quello che hai detto!!!
Soldato Palla di Lardo: Signorsì, signore!!!
Sergente Hartman: BALLE!!! Non ti sento ancora, urla come se li avessi davvero!!!
Soldato Palla di Lardo: Signorsì, signore!!!
Sergente Hartman: Basta così, alzati in piedi!!!….Palla di Lardo, è meglio che metti il culo in carreggiata e cominci a cacarmi anelli con brillanti su un piatto d’argento se no sarò costretto a fotterti di brutto!!!
Soldato Palla di Lardo: Signorsì, signore!!!

Siccome quest’estate oltre a lasciarci il cuore,all’Hana-Bi lasciai pure il telefono,causa sbronza primordiale.Da allora è strato un susseguirsi di riesumazioni di vecchi cellulari e prestiti a lungo termine da varie amiche(LaBetta.)
Siccome anche il suo ha iniziato a dare i numeri,anzi,non andava propio,oggi son dovuto andare a comprarne un altro.E diosolosa quanto sono sprecati i soldi in questi pezzi di plastica.
Così,armato di una sola carta da cinquanta,staccato dal lavoro son andato alla locale iper.Ovviamente la scelta è caduto su quello più economico.Con mio grande disappunto invece ho notato che non c’era nessun Siemens presente,ovvero il miglior telefono dal mesozoico,e soprattutto c’era la rottamazione,ma ovviamente io avevo lasciato il mio catorcio a casa(e col cazzo che avevo voglia di tornare)se risparmiavo un altra carta d adieci.
Tantè,da oggi sono di nuovo raggiungibile,quindi non posso più fare finta di sentire perchè il telefono non funziona.

Solo un paio di post fà si parlava della sequenza anno fortunato-anno jellato,ora,questo duemilaeotto è iniziato con una settimana intera a letto col febbrone da cavallo,il locale dove facevo il fonico fisso ha chiuso i battenti per sempre e quindi sono circa trecentoeuro al mese in meno,oggi mi ricordo che il bollo della macchina è scaduto dall’anno scorso,faccio il calcolo on-line e viene fuori che devo pagare più di duecentoquaranta euro.
Secondo voi questo quale anno è?

Ci siamo.Puntuale come la morte anche quest’anno è arrivata l’influenza,e per me è la settimana peggiore dell’anno.Sono a letto da Martedi e mi sono già ampiamente rotto i coglioni ma,passato il febbrone da cavallo del primo giorno,non sembra propio andarsense.Da sempre contrario ai medicinali,sono riuscito anche ad ingollare per quattro aspirine (della Tesco)sperando si scrollarmela di dosso,ma nulla sembra scalfire questi batteri schifosi.L’unica è apettare,e nel frattempo,oltre a quasi fondere l’ibook,mi son guardato nell’ordine:Terminator2,Caccia al Ladro,e un Harry Potter,non chiedetemi quale perchè per me son tutti uguali.Stasera invece mi va magra perchè non danno un cazzo di niente alla tv e quindi mi romperò le balle ancora di più.
Cambiando argomento,oggi leggo che un altro locale ha chiuso,La Tana del Gibbone a Cattolica e che l’Officina 49 di Cesena ha troncato il rapporto lavorativo con Simone di Stereofonica.Breve considerazioni:-lo stato di salute dei locali italiani è peggiore del mio,-tra un pò per vedere un concerto bisognerà iscriversi ad una setta segreta,-gli Zu portano propio sfiga agli organizzatori,quando li abbiamo fatti noi,era addirittura nevicato!
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Tutte le volte volte che vado a Bologna rimpiango di non viverci.Tutte le volte che torno a casa però tiro un gran sospiro di sollievo.Sarà che quando sono all’ombra delle torri scatta un oscuro meccanismo di autodistruzione fisica,ma è sempre bello tornare tra le mie lenzuola ad ascoltare i Red House Painters il lunedì passata abbondantemente la mezzonotte.E’ che per me Bologna è una piccola fuga dalla realtà a 150 kilometri da casa,una piccola vacanza lunga un week-end.Sarà perchè nonostante la frequenti da anni,non riesco propio ad orientarmi in queste strade prive di cardo e decumano,sarà perchè ogni volta che vado in posto che credo di conoscere bene,poi ci scopro nuovi particolari.Sarà che ogni volta rivedi facce amiche e conosciute,e facce nuove e sconosciute ma che diventano subito amiche.Succede di parlare in inglese con un americano di Albany,di gozzovigliare in via del Pratello,in un bar dove l’arredamento si è fermato agli anni 60′ e gli spritz costano due euro,succede di entrare in chiesa,in basilica e in ex luoghi di culto pagani,propio io,che in chiesa ci entro solo ai funerali,di vedere asini e cammelli in Piazza Maggiore e trovare librerie aperte nel cuore della notte.
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Ora come dicevo sono tornato all’ovile,ma forse si prospetta un viaggio inatteso,non diciamo niente per scaramanzia,ma ora vado a vedere che tempo fà in grecia.

Ultimamente ho sono rimasto indietro con il blog(si,lo so che la prima regola del blogger è non parlare del blog)e sono successe un mucchio di cose,tra cui un capodanno.Ora cerceremo di fare un breve resoconto anche se sappiamo bene che la mia memoria fa pena e che quando sono sbronzo non ricordo mai una sega.
Beh,ve ne sarete accorti tutti,è finito un anno e ne è iniziato un altro,cosa solitamente di poco conto,ma bisogna considerare che il sottoscritto di solito fa un anno buono e uno sfigato,e l’ultimo è stato molto buono,fate voi i conti.Ovviamente questo passaggio all’anno bisestile è stato innaffiato da abbondante Red Bull e anche se avevo minacciato di farci un bagno dentro,nvece mi sono limitato ad ingerirne a litri, ho pure deviato la mia destinazione da quel di Roma al capoluogo felsineo per motivi che ora non vi sto a spiegare perche sono cazzi miei.Comunque da ripiego quale sembrava essere si è rivelata una buona scelta anche se:-siamo partiti in un orario scandaloso,-siamo arrivati in un ora indecente,-abbiamo pagato il biglietto intero,-la musica ha fatto cacare,-le razorblades hanno svuotato la pista;in compenso verso la fine ho iniziato le danze con gloriosa baldanza ma purtroppo a una certa hanno acceso le luci altrimento continuavo per due giorni.
Ieri invece c’è stata la più importante reunion dai tempi dei led zeppelin,ovvero le prove in formazione completa degli Sprinzi,con tanto di Ivan e Matteo.Con gli occhi luccicarelli ci siamo messi a fare i vecchi pezzi,ed era come suonare le cover di un gruppo famoso.
Stasera invece mini-concerto al fuzz in veste di co-DjMinaccia di supporto ai MyAwesomeMixtape,come al solito tutto buttato su all’ultimo momento,come al solito tutto molto divertente.
Ah,per chi c’era,è la prima e unica occasione di vedermi con un paio di baffi scintillanti.sapeste che fico.
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Questa invece è un a delle scene di lottabarraamore tra me e la franci alla cena di capodanno,credo che su you tube mi trovate mentre mi verso cera calda sulla pancia…


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