Ci siamo, alea iacta est, il dado è tratto. Dopo ben vent’anni dello stesso lavoro, e dopo averlo pensato per anni, ho fatto il grande passo: ho preso un anno di aspettativa.
Che poi era il modo più semplice ed indolore di tagliare un cordone ombelicale a quello che oltre ad essere stato un posto di lavoro, è stata una creatura che ho cresciuto come un figlio, ma che tanto mi ha dato e tanto mi ha tolto.
Ora, non mi resta altro che capire che fare della mia misera vita.
Per ora, l’unica cosa che so, è che voglio girare il mondo, visitare amici sperduti in Europa che non sono mai riuscito a trovare, ed esplorare posti che ho sempre visto solo sulle cartine geografiche, magari anche grazie a Workaway, ma di questo ne parlerò un altra volta.
Nel frattempo in un paio di settimane ho fatto collezione di mezzi di trasporto: treno, auto, aereo, nave, metro, bus e mi sono fatto un giretto a Castellon della Plana, Benicassim, ed infine a Ibiza, questo luogo/non luogo dove tutto è possibile ( tranne viverci).
Sono tornato con le idee più chiare, il primo bagno della stagione, una discreta abbronzatura, un fegato provato, e una carta di credito usurata, ma chissenefrega.