Archivio per settembre 2010

Inception

inception.parigicubo

Il ritorno prematuro dell’inverno e la presenza di una nuova persona nella mia vita mi ha costretto a tornare al cinema per passare una domenica pomeriggio fine settembrina senza impiccarmi al palo più alto.
La scelta dei film nel multisala era imbarazzante, per il tasso di minchiaggine ovviamente.
Alla fine ho optato per Inception, visto che Memento mi era piaciuto non poco. Purtroppo però Christopher Nolan da regista più o meno indipendente, è diventato il solito sforna americanate, tant’è che ha fatto pure un paio di Batman mi pare.
Insomma la storia è che c’è quel disastro di DiCaprio che entra nei sogni per rubare idee, e un uomo d’affari jappa, vuole invece innestarne una ad un suo concorrente. E fin qui l’idea poteva anche passare, poi però iniziano ad incartarsi, ed a una certa non si capisce più un cazzo, con gente che fa sogni dentro altri sogni, primo piano, secondo livello, mansarda, eccetera.eccetera.
Però nella prima parte, quando spiega alla prima architetta trovata tutta la manfrina, ci sono delle scene che sarebbero piaciute pure al Gondry più visionario: La città che si arrotola su stessa, la strada che diventa verticale, la via che esplode al rallentatore mentre sono seduti in un caffè di Parigi.
Insomma,guardatevi la prima mezzora e poi potete andare a mangiarvi una pizza. E se andate da Bigno prendete la Genovese che spacca.

Ho trovato la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto.

E la risposta è: NO.

Arcade Fire.

Avevo giurato e spergiurato di non andare più ai grossi festival/barra/concerti ma alla fine ci ricasco sempre,junkie’s promise come dicevano i Sonic Youth.
Se poi contiamo che era l’ultima occasione per vedere gli Arcade Fire prima che facciano concerti negli stati a €50 a cranio,e la mia prima per vedere i Modest Mouse,e che Bologna è a un tiro di schioppo,e che potevo contare sull’ospitalità della pensione Mengacci,e che era una scusa per prendersi mezza giornata di ferie,insomma non me la sono fatta scappare.
Dopo aver speso più di €18 per un treno del cazzo con l’aria condizionata a canna e una controllora/essa che voleva pure farmi €8 di multa arrivo a Bulogna,veloce salto alla pensione per alleggerire il carico e spararmi una Red Bull di ordinanza e via che si va verso la festa dei comunisti.
Non capisco perchè la gente continua a buttare soldi nelle prevendite:alla cassa non c’è nessuno e investo i miei €32 nel biglietto senza problema alcuno.C’è ne qualcuno per entrare invece perchè ti fanno fare un giro assurdo,perquise e pugnette varie. Dentro l’arena molta meno gente di quello che mi aspettavo,stanno già facendo il cambio palco per i Modest Mouse,e quando vedo la doppia batteria mi gaso non poco. Scelgo la mia solita posizione strategica,sopra il passacavo per vedere meglio e al centro per avere un fronte stereo perfetto,sono abbastanza distante per non diventare sordo prematuramente ma non troppo per compensare la mia miopia latente.E’ tutto pronto per iniziare anche se il sole è ancora alto,la band entra tra gli applausi e tutti ci aspettiamo la botta.

Con mio sommo sbigottimento invece parte Dashboard con il PA spento. Quello che si sente esce dai monitor e dai side fill per fortuna belli cazzuti. Penso che il fonico è un rincoglionito e aspetto che apra i canali del mixer.
Invece faranno tutto il concerto così. Mai vista una cosa del genere,nemmeno alla sagra della pannocchia,e la cosa assurda che la gente quasi non se ne accorge,invece di andare a linciare il fonico ogni tanto urla “more vocals” come se mancasse solo quella.Insomma un concerto della madonna completamente rovinato da incapaci anche se quel poco che si è sentito era veramente fico e arrangiato bene.
Puntuiali come un orologio svizzero finiscono e mentre il pubblico si divide tra quelli che vanno a fasi spennare nel bar all’interno e gli invasati che vanno a spremersi sotto il palco un ora prima che inizi il concerto.Noi siamo alternativi e non facciamo nè l’uno nè l’altro e chiacchieriamo in una zona tranquilla.
Mentre ormai è arrivata la notte inizia a prendere forma il palco degli Arcade Fire costruito su due piani,un sacco di strumenti,due batterie e un mega schermo.Entrano dopo un piccolo intro e partono con due pezzi del nuovo disco,con la piccola bjork a pestare goffamente la batteria e due violiniste ai lati.Al terzo pezzo arriva Tunnels e il pubblico va in delirio,anche quando mini bjork inizia a cantare Sprawl II e saltella come un invasata vestita come una pazza.Il concerto è una specie di mega-karaoke e sia il gruppo che il pubblico continua a fare: “oooohhhhh-ohhhhhh!”

Io però nel frattempo non ho più voglia nè l’età per avanzare verso il palco e mi diverto a osservare il concerto da vari punti,arrivo anche in cima alla salita dell’arena e vedere centinaia di luci delle macchine fotografiche accendersi e spegnersi mi fa un pò sorridere e un pò pensare a come cambiano i tempi.Torno verso il centro perchè aspetto Wake Up per poterla cantare a squarciagola pure io,e ovviamente arriva come ultimo bis.
E’ ancora prestissimo ma il concerto finisce ed è bello così,d’inverno nei locali ancora sarebbe dovuto iniziare.
Lentamente ci avviamo verso l’uscita ed io sono in scimmia di cremini e crescentine.Ci sediamo in uno stand a farci di fritto e l’argomento principe è il grembiule di una volontaria del ristorante col logo del succo di frutta Billy e per poco ci sfugge a una foto ricordo un pò molesta.

Bananas.

Manco il primo di Settembre ed è arrivato l’inverno,e con lui le serate solitarie,il piumone e i film accumulati da guardare col gatto sul letto.Devo colmare diversi mancanze di Woody Allen e ieri ho iniziato con “Bananas”
Questa è battuta più bella:

“Io, sono il vostro nuovo Presidente. D’ora in avanti la lingua ufficiale del Bananas sarà lo svedese! Silenzio. A partire da ora tutti i cittadini saranno tenuti a cambiarsi la biancheria ogni 30 minuti! La biancheria sarà portata sugli indumenti. Per poter controllare. Oltre a ciò, tutti i ragazzi sotto il sedicesimo anno di età a partire da ora avranno 16 anni! “


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