Lo so che fa brutto, ma Venerdì siamo già a metà di questo disgraziato 2016. Un anno pieno di morti celebri, di poche gioie ma anche di tanti buoni propositi. E Siccome a noi ci piacciono le tradizioni, come sempre ecco a voi la classifica dei migliori dischi usciti in questi primi sei mesi.
1)ANOHNI – Hopelessness
Antony ha cambiato tutto: sesso, nome, band, genere. Ma finalmente è tornata l’ispirazione. Un disco completamente elettronico dove svettano almeno 4 pezzi ai livelli dei primi dischi.
2)Car Seat Headrest – Teens of Denial
Per adesso gruppo rivelazione dell’anno. Un garage rock un po sbilenco, echi di Pavement, di Pixies, di Yuck in un disco fresco, fatto di pezzi a volte anche lunghissimi, ma che non stanca mai.
3)Jesu/Sun Kil Moon – Jesu/Sun Kil Moon
Il disco più strano fino a adesso. Il nostro eroe Mark Kozelek nella sua iper-produttività sforna questo lavoro insieme a Jesu (ex Godflesh) e ti spiazza con i primi pezzi fatti di riffoni metal-slowcore ed altri di spoken world sopra tappeti ambient.
4)David Bowie – Blackstar
L’ho ammetto: non sono mai stato un suo fan, e la sua morte all’inizio dell’anno mi sta facendo riscoprire alcuni suoi vecchi lavori, e anche questo suo testamento musicale dove Mark Giuliana svetta alla batteria e Donny McCaslin al sax.
5)Moderat – III
Quello che tocca Apparat diventa oro, sia quando fa dischi da solo, sia quando il progetto è insieme a Modeselektor.
6)Band of Horses – Why are you ok
Si sono un persi, tra mille progetti paralleli, e dischi pochi ispirati, ma questo ha dei bei raggi di sole, un po come nella copertina estiva.
7)M.Ward – More Rain
Fa sempre il suo sporco mestiere di menestrello folk moderno, l’unica colpa è quella di fare sempre lo stesso film.
8)Ben Harper & The Innocent Criminals – Call It What It Is
Finalmente il vecchio Ben torna alla band originale e il risultato si sente subito. L’unico pezzo brutto è il singolo.
9)Eleanor Friedberger – New View
Dopo la separazione dai Fiery Furnaces, ormai è lanciatissima verso la carriera solista. Meglio del secondo disco ma peggio del primo.
10)Damien Jurado – Vision of us on the Land
Il nostro omone from Settle è sempre una garanzia, anche quando fa un disco come questo dove il focus si è perso per i boschi .
11)Hammock – Everything and Nothing
Nonostante facciano lo stesso disco dal 2005 io ne sono completamente ipnotizzato. Musicaperguidaredinottementrepiove.
12)M83 – Junk
La maledizione di fare un disco dopo un doppio meraviglioso è difficile da combattere. I francesi provano a cambiare mira ma gli anni 80 non sono così convincenti.
13)Minor Victories – Minor Victories
Di solito i supergruppi non funzionano mai.Slowdive, Mogwai, Editors, Sun Kil Moon, Twilight Sad. Di carne al fuoco ce n’è tanta, ma non sempre si cuoce bene. Forse è proprio la voce di Rachel Goswell a guastare la pietanza.
14)Peter, Bjorn and John – Breakin’ Point
Questi svedesi ci sanno fare, ogni due anni riescono a sfornare un dischetto pop innocuo ma che ti si attacca alle orecchie. Anche senza fischio.
15)James Blake – The Colour in Anything
Che dire, il disco è bello. Però è troppo lungo, troppo difficile, ci vorranno almeno cinque anni per digerirlo e capirlo fino in fondo. Ovviamente il momento migliore è quando c’è Bon Iver.
No, non ci sono i Radiohead, visto che a me “A Moon Shaped Pool” fa cagare.