E così siamo arrivati alla fine dell’estate, una delle più strane che abbia vissuto. Ho sperato fino all’ultimo in una chiamata per il lavoro a Ibiza che non è mai arrivata, e alla fine ho deciso di godermi l’estate italiana come non ho mai fatto, pur sempre nel delirio della vita durante una pandemia. A un certo punto ce ne siamo quasi dimenticati, con notti in discoteca e la mascherina giusto per entrare alla Coop. Poi l’ansia ha preso il sopravvento, e la paura di rimanere senza lavoro per chissà quanto altro tempo, unita al mio essere pratico, mi hanno fatto decidere di mettere in pausa il turismo, e accettare un lavoro e con esso una sfida nuova. Insomma da un mese lavoro in una comunità protetta per malati mentali come OSS. Il brutto è che non essendolo tra poco dovrò anche frequentare un lunghissimo corso, ma questa è un’altra storia. Per adesso faccio due ore al giorno in auto per andare a badare questi matti drogati di sigarette, nel freddo e sotto la pioggia, ogni tanto questa vita sa proprio mettermi alla prova.
whiterusssian 