Archivio per febbraio 2009

PSF

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Lasciamoci alle spalle le mie storie di sballi e sbronze e aldilà, che tra l’altro oggi la povera Valerie mi ha fatto prendere un bello spavento.
Approfittiamo di queste ore in cui ancora la darkness deve riformarsi sopra la mia testolina, spazzata via dalla vodkaredbull, e buttiamoci verso il domani. D’altronde tra un mese scatta la primavera, e gli alberi scheletrici fuori la mia finestra torneranno verdi e rigogliosi, e le giornate si allungheranno e lasceremo a casa i giubbotti e le auto in favore delle braghe corte e delle bici.
E allora in questo slancio di entusiasmo mi è capitato sott’occhio un banner del Primavera Sound Festival.
Il fatto è che dopo i lager del Pukkelpop, io avevo messo una bella pietra sopra i festival, ma è anche vero che dopo il gelo di Berlino, avevo detto mai più vacanze se la temperatura media non è di 30°. E insomma sto PSF si fa dal 28 al 30 di Maggio in quello spettacolo di città che è Barcelona, che ormai lo sapete, ha sempre un posticino,da qualche parte del mio cuore di pietra. Se poi aggiungiamo che in quel periodo a BCN siamo già in piena estate, che ancora deve partire il grosso dei service, che quest’anno ho pure un amico che mi ospiterebbe aggratis e che l’abbonamento per tre giorni costa solo poco più di cento euro, il gioco è presto fatto.
Ora si aprono le sottoscrizioni per vincere la possibilità di accompagnarmi in questa mini-vacanzina, ovviamente dato l’enorme richiesta, sarò costretto a fare una lotteria ed estrarre il numero del fortunato.
Giusto per farvi ingolosire ancora di più metto un paio di nomi del bill (ancora in fase di definizione):

A Certain Ratio | A-Trak | Alela Diane | Andrew Bird | Angelo Spencer | Aphex Twin | Ariel Pink | Art Brut | Bat For Lashes | Black Lips | Bloc Party | Bowerbirds | Carsick Cars | Chad VanGaalen | Crystal Antlers | Crystal Stilts | Cuzo | Damien Jurado | Dan Deacon Ensemble | Deerhunter | Dj Mehdi | Ebony Bones | El-P | Extra Life | Extraperlo | Fucked Up | Gang Gang Dance | Ghostface Killah | Girl Talk | Girls | Jarvis Cocker | Jason Lytle | Jay Reatard | Joe Crepúsculo y Los Destructores | Joe Henry | John Maus | Karl Blau | Kimya Dawson | Kitty, Daisy and Lewis | Lemonade | Lightning Bolt | Magik Markers | Magnolia Electric Co. | Mahjongg | Marnie Stern | Michael Mayer | Michael Nyman | My Bloody Valentine | Oneida | Phoenix | Plants & Animals | Ponytail | Rosvita | Shearwater | Shellac | Simian Mobile Disco | Skatebård | Sleepy Sun | Sonic Youth | Spectrum | Spiritualized | Squarepusher | Sunn O))) | The Bad Plus | The Bug | The Drones | The Extraordinaires | The Jayhawks | The Jesus Lizard | The Lions Constellation | The Mae Shi | The New Year | The Pains Of Being Pure At Heart | The Secret Society | The Soft Pack | The Tallest Man On Earth | The Vaselines | Throwing Muses | Uffie | Veracruz | Vivian Girls | Wavves | Women | Wooden Shjips | Yo La Tengo | Zombie Zombie | …

Live every day as if it’s your last.

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Mi sveglio ancora palesemente sbronzo, dopo un ora scarsa di sonno sdraiato su un materasso appoggiato in terra, insieme a una tipa romana di cui non conosco nemmeno il nome. A fatica raggiungo la posizione eretta, mi lavo la faccia nel pallido tentativo di spazzare via gli abusi della notte e della gelatina rossa. Diosaperchè. Barcollando torno nella stanza buia per raccogliere il giubbotto, il cappellino dei Lakers e le poche forze rimaste. Sparsi per la stanza ci sono vari corpi addormentati, di alcuni riconosco il nome di altri no. Non è importante. Sono le otto e un treno verso sud mi aspetta. Salgo sul primo che capita senza neanche preoccuparmi della mia faccia da mostro. Ipod nelle orecchie, cappuccio in testa e signori si parte. Non importa se il viaggio sarà un trip psichedelico fatto di pendolari, studenti, vecchine, rappresentanti che leggono il giornale, io ho ancora in mente le vodkaredbull che passano e il lavoro incombente che arriva.E arriva: prendo il furgone, carico un Nexò e filo come un treno, non mi ferma nessuno. Non importa se il cuore ha il battito fermo sui 200BPM. Prima o poi chiederà pietà pure lui, intanto però viviamo sta cazzo di vita come se fosse l’ultima.
Tanto lo sappiamo tutti che in paradiso ci sono venti vergini che ci aspettano.

Perchè Sanremo è Sanremo.

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Un pò perchè lo dovrei guardare per lavoro,un pò perchè non avevo un cazzo da fare,dopo anni e anni di oblio,ho avuto la malaugurata idea di mettemri sul divano,ibook in grembo,a guarda il festival di sanremo.Complice facebook dove io e altri compagni di sventura ci siamo divertiti a commentare un pò sarcasticamente quello che rimane di un carrozzone che è ormai senza senso,anacronistico,vecchio,dispendioso,e quello che volete ma io stasera l’ho trovato veramente spassoso.Ovviamente involontariamente.A partire dal nostro idolo Tricarico,che ancora non si è capito se ci è o ci fa,ma comunque la figura del rincoglionito la fa sempre,e accidenti se baccasse una nota giusta,senza parlare dle testo,che a un certo punto faceva:”sono un cane,cane,canissimo”.
Poi le poche speranze rimaste in quella fattona di patty pravo vengono subito spazzate via da una canzore orribile.A questo punto tutti a toccarsi le palle per l’ingresso di Marco Masini,che invidio un pò perchè adesso è pieno di capelli(!?) e comunque inizia la canzone con un campionamento della cronaca del ritrovamento dle cadavere di Aldo Moro,quando si dice l’allegria…
Quindi è la volta di un trio Pupo/Paolo Belli/Youssin Dour che probabilmente li han scelti insieme tirando ai dadi.Per fortuna arriva uno dei pezzi forti del festival:i gemelli diversi che iniziano con un vocoder che neanche cher o i daft punk sotto anfetamine.Ovviamente è il trionfo del trash e gli solo l’autoradio sottobraccio per il resto siamo a posto.
Poi arrivano gli afterhours poracci,e ci mettono anche la buona volontà,ma i suoni sono quelli di albano,e il testo fa propio pena,mi dicono in questo momento che sono stati subito trombati,meno male,l’onore è salvo.
Poi una Iva Zanicchi scende le scale con una panza imbarazzante e canta (malissimo)una canzone che forse era pure bella.Breve apparizione per DiBattista/Nicolai che vinceranno il festival perchè:-fanno intellettuale-sono amici di bonolis-il pezzo non se lo ricorderà nessuno dopo due giorni.
Ma finalmente arriva Povia col suo pezzone,che ha un ritornello pure accattivante,il resto è rappato,quindi orribile,e finisce con un cartello e una mezza polemica con grillini.La polemica deve esserci per contratto.
A questo punto le cartucce migliori sono state sparate,l’ora è già tarda,le giovani proposte alla mezza non se le incula propio nessuno,men che meno i soliti ospiti assurdi che cantano sopra le basi.Allora posso anche spegnere la tv e andare a scrivere le ultime boiate della giornata.

Micah.

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Oggi leggo dal blog del Bronson che il 25 Aprile verrà a suonare nella città di Teodorico.E io mi gaso parecchio,perchè il suo disco “…And The Red Empire Orchestra” lo sto decisamente consumando.E ancora mi mangio le mani per non averlo inserito nel classificone di fine anno, ma l’ho scoperto colpevolmente tardi.E ancora una volta devo dire grazie a Last.fm.
Del resto,per uno come me che ha eletto suo paladino Bill Callahan,un come il “maica”(si,si pronuncia così)non poteva che fare breccia nel mio cuore.Del resto la voce è sempre baritonale,gli arrangiamenti scarni,le chitarre folk si sprecano,a volte arriva un banjo,a un intera orchestra(un pò Drakeiana) ma è lui il centro dell’universo,come diceva Howie Gelb.
Inoltre sembra il prototipo dell’antieroe.Bruttino,occhialoni da nerd mischiati a cappellino sudicio e allargatori alle orecchie un pò raver.L’aspetto non è propio dalla sua parte.Poi è nato il giorno dell’attentato a reagan,è stato in prigione,ha dichiarato bancarotta,ed ha una certa propensione alle risse.
Ma a dispetto della sua giovane età ha una voce tra Johnny Cash e Fred Neil,e una scrittura incredibilmente matura. A volte le canzoni sono solo accennate,a volte sforano a fatica i due minuti,a volte nemmeno ci arrivano.Ma nelle sue canzoni si sente tutto il folk americano,quello del midwest e dei redneck,delle case in legno che vengono spazzate via dagli uragani.Ci sono le Martin,le lapsteel,i cappelli da cowboy e nella sua voce migliaia di sigarette.Ne viene fuori un disco crepuscolare,dove ci si rassegna alla malinconia,dove le serate di ottobre si accorciano sempre di più,ma non ci puoi fare niente perchè è il corso della natura,allora non ti resta che aspettare la primavera.

Harvest.

Avvertenza:questo post è stato scritto sotto abuso alcolico e in stato di depressione acuta,alcuni passaggi potrebbero essere un poco esagerati.
Insomma esco che son sbronzo come al solito,l’unico essere vivente che incrocio è un cane.E’ un bastardo ed è un randagio,sono fatto ma non troppo per controllare che non ci sia collare.trema e si lascia subito avvicinare.Ha la faccia furbetta ma triste e già ho deciso che lo porto a casa con me,quel che sarà sarà.Per fortuna dal vicino chiosco delle piade qualcuno gli tira pezzi di cibo e lui mi abbandona e si tuffa a mangiarli.Approfitto per svignarmela altrimenti già avevo i lacrimoni.Un ultima occhiata per capire se il personaggio ha cattive intenzioni,per fortuna no,altrimenti l’avrei squartato seduta istante.Salgo in macchina.cappuccio in testa e occhiali grossi,non si sa mai,dovesse cadere il cielo.Le strade sono quelle più lunghe,ma più sicure,un alcool test in questo momento potrebbe andare in overdose.le orecchie ronzano ma me ne frego e infilo Harvest nel lettore.E qui realizzo che il vecchio Neil nel ’72 aveva già capito tutto.Allora aveva 27 anni e gli amici gli morivano intorno come mosche.Sopraffatto dal dolore e dalla depressione dovuta alla tossicodipendenza scrisse probabilmente il suo disco più bello.Scarno come può essere la solitudine mentre guidi in autostrada con i campi brinati illuminati dalla luna piena.C’è una chitarra acustica,una basso e una batteria,a volte una armonica e in due pezzi un accompagnamento orchestrale ridondante.Non serve nulla di più,le parole pesano come macigni e basterebbero da sole.Allora non ti sente nessuno e inizia a cantare”I want to live, I want to give ,I’ve been a miner for a heart of gold”Quando ancora c’ è un barlume di speranza,poi pensi ai casini che hai fatto,ed è già ora di “See the lonely boy, out on the weekend ,Trying to make it pay. Can’t relate to joy, he tries to speak and Can’t begin to say. “Allora pensi di essere già fottuto,invece ascolti lui,e per fortuna realizzi che quella roba è distante anni luce,per noi esiste solo la vodka&redbull:”I hit the city and ,I lost my band ,I watched the needle ,take another man ,Gone, gone, the damage done”.ma quando pensi di averla scampata,di essere stato fortunato, arriva:Singing words, words between the lines of age. Words, words ,between the lines of age. “e allora puoi andare a dormire bello depresso,non prima però di aver divorato le chiacchere avanzate dal giorno prima,almeno un pò di effimera felicità ce la vogliamo negare?
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Questa è una settimana un pò vuota,almeno per quanto riguarda gli impegni e gli appuntamenti mondani,a parte domani che farò djing a tempo perso al fuzz.Ma in un modo o nell’altro vedremo di riuscire a spaccarci la faccia anche questo week-end.
O forse no.
Intanto sono contento per una amicizia inaspettata che è arrivata dall’entroterra romagnolo e per una ritrovata da bologna che sembrava definitivamente fucked up per incomprensioni e mostraggini varie.
Ma il vero appuntamento è per lunedì,dove sembra saremo ospiti di Chris Brokaw al concerto dei Mogwai all’Estragon.Anche se gli ultimi tre dischi sono tutti un pò deludenti,è sempre un piacere vederli dal vivo.
Intanto dal fronte Drag City arrivano rumors di un nuovo disco di Bill Callahan in uscita nel 2009 e già mi frego le mani,il titolo dovrebbe essere:"Sometimes I Wish We Were An Eagle".

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Insomma ieri era Domenica.Bocca impastata post-sbronza,cerchio alla testa,zero voglia di uscire,ancora meno di stare in posizione verticale.Film in casa non ce n’erano,Taxi Driver visto il giorno prima,allora vado a cercare in un HD esterno prestatomi anni fa da un amico e mai più restituito.All’interno solo film di bassa lega,ma in questi frangenti non si sta a cercare il pelo nell’uovo.Allora c’è questo film,si chiama Crank.Sarà la solita boiata,ma tanto deve servire solo a tenere la mente sgombra per un paio di ore.Beh,è propio una boiata.Però mi sono divertito.Un pò mi vergogno a dirlo,ma mi ha pure gasato tipo i film di bruce willis quando lui è tutto scortecciato e mena tutti.E il protagonista è il sosia imbarazzante propio di Willis però con un accento inglese che fa piuttosto ridere.Ovviamente i “fuck” si sprecano e pure le scene iper violente,quasi splatter.Per farla breve,lui è un killer che non ha eseguito un ordine,ed è stato punito con un veleno mortale.Rimane in vita solo se produce adrenalina e qui ho detto tutto.Tra le scene più divertenti lui che si scopa la fidanzata in mezzo a una strada affollata,mentre gira con un moto guzzi rubato alla polizia in piedi senza mani,e quando il cantante dei linkin park gli dice che può trovare gli eccitanti negli spray nasali.Visto che nessuno lo guarderà vi dico anche che lui muore volando da un elicottero.


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