Il fatto che abbia messo il Dio sceso in terra nell’ultima posizione della top ten non è casuale, è la mia piccola forma di protesta su un disco che è bello si, ma distante anni siderali dalla media del nostro eroe.
Questo è un disco svogliato, lo definirei un po’ il suo “Rain on Lens” della sua discografia solista. Un disco di voce e chitarra. Qualche violino alla Dylan di Desire, troppi legnetti, troppi flauti pastorali, e batterie lontanissime e mai protagoniste.
Sembrerebbe quasi un disco di B-sides, non voglio credere che questo sarà il nuovo corso del nostro amato Bill, che nel frattempo continuiamo a venerare, e sperando in un nuovo ” a river ain’t too much to love”.
Canzone: Ride my Arrow
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